Father & Sons 265 – Philip Glass

Philip Glass è ampiamente considerato come uno dei compositori più influenti della fine del XX secolo, il suo lavoro è stato associato al minimalismo e lui stesso si descrive come un compositore di “musica con strutture ripetitive”, che ha contribuito a far evolvere stilisticamente.
La sua produzione è estremamente vasta e spesso è stata composta e realizzata per il teatro, la danza ed opere multimediali di diversi generi.
Il suo background è stato costruito dagli ascolti ripetuti in tenera età con il padre, che aveva un rinomato negozio di dischi a Baltimora: Bartók, Schönberg, Shostakovich ma soprattutto Bach e Schubert sono stati la sua maggiore influenza in tenera età.
Quando da adolescente scoprì il serialismo di Anton Webern ed i film di Jean Cocteau nacque la sua consapevolezza di autore innovativo, influente e rivoluzionario.

TRACKLISTING: Organic – Facades – Floe – Hymn to the sun from Akhnaten – Primacy of number – Metamorphosis – Kuru field of Justice from Satyagraha – Glasspiece 1 – Knee 5 from Einstein on the beach – Heroes (Aphex Twin remix) – Wichita Sutra Vortex

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