Father & Sons 275 – The Kinks

Father & Sons 275 – The Kinks

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Father & Sons 275 – The Kinks

The Kinks sono considerati uno dei gruppi rock più influenti degli anni ’60, emersero durante l’apice del Rhythm and Blues e del Merseybeat britannico per mano dei fratelli Ray e Dave Davies, e fecero parte per un breve periodo della British Invasion of the United States fino al divieto di fare tournée nel 1965 per 4 anni.
Un’intuizione di Ray Davies durante una tappa a Bombay portò alla realizzazione di “See my friends”, un singolo influenzato dai canti dei pescatori indiani con una chitarra che rimandava al Sitar; qualche mese dopo i Beatles, con “Norvegian Wood” mutuarono quell’atmosfera che aprì la strada a diverse produzioni pop inglesi con atmosfere influenzati dai suoni del continente indiano.
La musica dei Kinks trae origine da una vasta gamma di influenze,inizialmente R&B americano e rock and roll , per poi adottare la music hall , il folk e il country britannici; la band divenne lo specchio della cultura e dello stile di vita inglese, il tutto enfatizzato dalla scrittura arguta e satirica di Ray Davies.
The Kinks hanno avuto cinque singoli nella Top 10 negli Stati Uniti e diciassette in UK , hanno venduto oltre 50 milioni di dischi in tutto il mondo e sono stati inseriti sia nella Rock and Roll Hall of Fame così come nella UK Music Hall of Fame.

TRACKLISTING: I’m not like everybody else – You really got me – All day and all of night – Set me free – Tired of waiting for you – See my friends – Dedicated follower of fashion – Sunny afternoon – Waterloo sunset – Autumn almanac – Picture book – Lola – Victoria – Attitude – Come dancing – Dead end street – Days

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FATHER AND SONS Puntata 76 – SUMMER DEPRESSION

FATHER AND SONS Puntata 76

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  • Apr
    18
    Gio
    22:45 DANNATA BALERA!
    DANNATA BALERA!
    Apr 18@22:45–Apr 19@00:15
    DANNATA BALERA!
    La “Dannata Balera” è il night club serale di Radiostart.it in cui si potrà danzare su inedite sonorizzazioni dell’epoca d’oro del cinema e della tv, perdersi nelle vicende di una starlette del cinema di genere o stare seduti al bancone del bar a chiacchierare di fumetti neri, spy movies e compositori dimenticati. Un contenitore di stimoli pop che ad ogni puntata proporrà un viaggio tematico differente nello sterminato patrimonio di colonne sonore e sonorizzazioni prodotte in Italia tra gli anni ’60 e gli ’80, accompagnandolo con storie, curiosità, suggestioni e ospiti. Ad inforcare le cuffie ed accompagnarvi oltre la tenda di velluto ci saranno Andrea Fabrizii e Marco D’Angelo.
    Apr
    19
    Ven
    08:30 FRESH START(REPLICA)
    FRESH START(REPLICA)
    Apr 19@08:30–10:00
    FRESH START(REPLICA)
    Conducono : Silvia Serra e Francesco Bibone contenitore radiofonico dove oltre a presentare musica parleremo degli appuntamenti live della stagione estiva in regione ed anche nel resto d’Italia europa eccetera..quindi news e segnalazioni in un’atmosfera estiva e “very easy” come in ogni BUON INIZIO
    12:30 NAR…RANDOM (REPLICA)
    NAR…RANDOM (REPLICA)
    Apr 19@12:30–14:00
    NAR...RANDOM (REPLICA)
    …musica e parole che escono in maniera del tutto casuale dalla scatola che parla… alla ricerca in modo serendipico di storie, luoghi, viaggi, edee ed emozioni… di tutti noi…
    14:30 SUONI D’INCHIOSTRO (Replica)
    SUONI D’INCHIOSTRO (Replica)
    Apr 19@14:30–15:30
    Angelo Lupo Timini. SUONI D’INCHIOSTRO Il protagonista di ogni puntata è un libro, raccontato attraverso tre canzoni citate fra le sue righe. D’altronde sono pochi i romanzi che non contengono riferimenti musicali espliciti. Nel programma, condotto da Angelo Lupo Timini, si alterneranno volumi della letteratura italiana e straniera, testi contemporanei e classici.
    18:00 Jazz un disco al giorno
    Jazz un disco al giorno
    Apr 19@18:00–18:30
    Jazz un disco al giorno
    Ogni puntata dura venti minuti e saranno tre i brani proposti dal disco scelto. Nella maggior parte dei casi, si tratterà di lavori pubblicati di recente, in modo da esplorare insieme agli ascoltatori il panorama del jazz dei nostri giorni. Di tanto in tanto, però, ci concederemo degli excursus nel passato o in territori musicali altri: se per i grandi capolavori della storia del jazz non c’è bisogno di troppe spiegazioni, gli “sconfinamenti” verso linguaggi diversi ci condurranno verso dischi che possono essere, a ragione o a torto, secondo prospettive dirette o trasversali, annoverati tra le ispirazioni dei jazzisti che troviamo oggi sui palchi dei festival e negli scaffali dei negozi di dischi. Il programma va in onda ogni giorno, alle 18, dal lunedì al venerdì.
    18:00 Permanent Daylight
    Permanent Daylight
    Apr 19@18:00–19:30
    Permanent Daylight
    PERMANENT DAYLIGHT “It’s only about the groove.” Il riscaldamento ideale per questi fine settimana di isolamento. Non ci sono temi, non ci sono generi, ma suoni, mappe sonore immaginarie e i nostri paesaggi musicali …infiniti. Stappate il vino ché l’ora è quella giusta!
    19:00 SUONI D’INCHIOSTRO
    SUONI D’INCHIOSTRO
    Apr 19@19:00–20:00
    SUONI D'INCHIOSTRO
    Angelo Lupo Timini. SUONI D’INCHIOSTRO Il protagonista di ogni puntata è un libro, raccontato attraverso tre canzoni citate fra le sue righe. D’altronde sono pochi i romanzi che non contengono riferimenti musicali espliciti. Nel programma, condotto da Angelo Lupo Timini, si alterneranno volumi della letteratura italiana e straniera, testi contemporanei e classici.
    21:00 GLOCAL
    GLOCAL
    Apr 19@21:00–22:00
    GLOCAL
    Se la musica valesse tanto al kilo, o al barile, con un prezzo fissato in base alla qualità’, tutti nel mondo se la passerebbero molto meglio. Ma i se non sono commestibili, così la musica al massimo continua a sfamare lo spirito e l’immaginazione. Per esempio, L’ Africa è ricca anche di caffè, arachidi, diamanti e bauxite e quant’altro, ma ciò non sembra giovarli più dei suoi immensi giacimenti di ritmo. Quindi se pure la musica fosse cacao, non basterebbe. Ci vorrebbe anche un minimo di correttezza nei rapporti che si snodano tra la terra, il contadino e la barretta di cioccolato. Il prezzo per ora lo decide chi compra. Il Camerun svende il suo caucciù ad una multinazionale, poi riacquista un pneumatico che a Yaoundè vale quattro stipendi medi. Le materie prime valgono sempre meno, le merci di importazione finite sempre di più. Non ce’ sviluppo possibile, così, ma solo un’Africa spolpata due volte. Dall’interno, a forza di dittature feroci e corrotte, da combriccole di ladroni messi li a sorvegliare gli interessi occidentali e a godersi le briciole. Dall’esterno con l’invadenza dei paesi ricchi, quindi industrializzazione coatta, accordi commerciali drogati, pirateria genetica legalizzata che sfrutta gratuitamente ambienti e patrimoni naturali sguazzando nella totale mancanza di leggi in materia. E poi rifiuti tossici vaganti, pochi e scellerati investimenti, traffico di armi e di manodopera a buonissimo mercato, traffico di organi di bambini e di calciatori. L’ Africa ed altri paesi del mondo non hanno assi nella manica, o meglio non hanno nemmeno più neanche le maniche. La musica, almeno quella che col tempo ha potuto coltivare velleità commerciali, evidentemente fa parte di tutto questo. L’ assenza di strutture e malversazioni economiche diffuse la rendono debole, vulnerabile, come una qualsiasi altra risorsa, negata, rubata da chi non la capisce, ma vissuta fino in fondo dalla gente. (Tratto dal libro “Mother Africa e i suoi figli ribelli” di Marco Boccitto @1995