Se la musica valesse tanto al kilo, o al barile, con un prezzo fissato in base alla qualità’, tutti nel mondo se la passerebbero molto meglio. Ma i se non sono commestibili, così la musica al massimo continua a sfamare lo spirito e l’immaginazione. Per esempio, L’ Africa è ricca anche di caffè, arachidi, diamanti e bauxite e quant’altro, ma ciò non sembra giovarli più dei suoi immensi giacimenti di ritmo. Quindi se pure la musica fosse cacao, non basterebbe. Ci vorrebbe anche un minimo di correttezza nei rapporti che si snodano tra la terra, il contadino e la barretta di cioccolato. Il prezzo per ora lo decide chi compra. Il Camerun svende il suo caucciù ad una multinazionale, poi riacquista un pneumatico che a Yaoundè vale quattro stipendi medi. Le materie prime valgono sempre meno, le merci di importazione finite sempre di più. Non ce’ sviluppo possibile, così, ma solo un’Africa spolpata due volte. Dall’interno, a forza di dittature feroci e corrotte, da combriccole di ladroni messi li a sorvegliare gli interessi occidentali e a godersi le briciole. Dall’esterno con l’invadenza dei paesi ricchi, quindi industrializzazione coatta, accordi commerciali drogati, pirateria genetica legalizzata che sfrutta gratuitamente ambienti e patrimoni naturali sguazzando nella totale mancanza di leggi in materia. E poi rifiuti tossici vaganti, pochi e scellerati investimenti, traffico di armi e di manodopera a buonissimo mercato, traffico di organi di bambini e di calciatori. L’ Africa ed altri paesi del mondo non hanno assi nella manica, o meglio non hanno nemmeno più neanche le maniche. La musica, almeno quella che col tempo ha potuto coltivare velleità commerciali, evidentemente fa parte di tutto questo. L’ assenza di strutture e malversazioni economiche diffuse la rendono debole, vulnerabile, come una qualsiasi altra risorsa, negata, rubata da chi non la capisce, ma vissuta fino in fondo dalla gente. (Tratto dal libro “Mother Africa e i suoi figli ribelli” di Marco Boccitto @1995
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6 Ottobre 2024@16:00–17:00
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Nov5Mar08:30 Arya di Masala (REPLICA)Arya di Masala (REPLICA)Nov 5@08:30–09:00Arya di Masala è un viaggio attraverso i suoni, i colori, la storia, la musica, il cinema e la cultura indiana. Una particolare attenzione alla cultura gastronomica del sud dell’India, con il collegamento del programma al blog www.aryadimasala.com , della sua autrice Alessandra. Un percorso inesplorato attraverso la magia di un paese dalle mille contraddizioni, ma proprio per questo unico nel suo genere.10:00 BRITANNICA (REPLICA)BRITANNICA (REPLICA)Nov 5@10:00–11:00Condotto da Giorgio Di Berardino e Alessio Cacciatore un programma musicale dedicato alla scena inglese che va dal madchester al britpop passando per lo shoegaze e il dreampop. Dai grandi classici ai singoli più sconosciuti, un viaggio alla ricerca dell’ultima band sopravvissuta.11:30 IL TEMPO DI UN ALTRO DISCO (REPL...IL TEMPO DI UN ALTRO DISCO (REPL...Nov 5@11:30–13:00Muoversi all’interno di una collezione di dischi oppure perdersi dietro i link consigliati dalle varie piattaforme che utilizziamo per ascoltare musica. Gli innamoramenti musicali, la voglia certosina di sfogliare tutti i dischi di uno scaffale e le fascinazioni per le perle trovate in rete saranno raccontati in maniera divertita, curiosa e rilassata. Questa sarà l’atmosfera de Il tempo di un altro disco, lo spazio condotto da Fabio Ciminiera la domenica alle 21:30 su RadiostART.18:00 Jazz un disco al giornoJazz un disco al giornoNov 5@18:00–18:30Ogni puntata dura venti minuti e saranno tre i brani proposti dal disco scelto. Nella maggior parte dei casi, si tratterà di lavori pubblicati di recente, in modo da esplorare insieme agli ascoltatori il panorama del jazz dei nostri giorni. Di tanto in tanto, però, ci concederemo degli excursus nel passato o in territori musicali altri: se per i grandi capolavori della storia del jazz non c’è bisogno di troppe spiegazioni, gli “sconfinamenti” verso linguaggi diversi ci condurranno verso dischi che possono essere, a ragione o a torto, secondo prospettive dirette o trasversali, annoverati tra le ispirazioni dei jazzisti che troviamo oggi sui palchi dei festival e negli scaffali dei negozi di dischi. Il programma va in onda ogni giorno, alle 18, dal lunedì al venerdì.